La canzone del maggio
La giornata di oggi mi sfugge nella sua totale incongruenza. A volte ti chiedi perché certi giorni esistano del tutto, cosa li abbia portati qui, e perché ti sfuggono di mano come sabbia. Ieri era Valborg, e devo dire che abbiamo festeggiato in maniera divertente, tra ottime birre, cibo indiano ed un ristorante che ad un certo punto di é trasformato in un ritrovo di punk con musica classic rock anni 70/80. Inaspettato ma niente male. Stamattina ho finalmente pulito il balcone dai segni dell'inverno, sistemato il pavimento in legno con l'olio per esterni, guardato pezzi di sit-coms su internent. Ho pensato anche fin troppo, ed alla fine finisco per farmi il sangue amaro per cose che in realtá si senso ne hanno molto poco. Dovrei concentrarmi sul presente, godere nel sentire il fresco pavimento di legno sotto i miei piedi nudi, gustare il dolce sapore dello yogurt con il miele, guardare le mie pannkakor crescere nel forno, sentire il profumo dei funghi che soffrigono nella cipolla, chiudere gli occhi mentre il cioccolato fondente si scioglie in bocca. E pensare che tutto questo ha un senso, deve averlo, deve averlo per forza, altrimenti perché? Autoconvincersi é spesso piú difficile che convincere gli altri.
C'è un senso ma ci sarà chiaro solo alla fine del viaggio, allora capiremo che tutto era legato da un filo invisibile.
"Non la senti non la tocchi oggi la malinconia, non lasciamo che trabocchi vieni andiamo, andiamo viiiiia"Saluti da una Barcellona bagnata in questa mattina in cui mi sento come descrivi tu,Scgliera